mercoledì 27 aprile 2011

Alla scoperta del Parco Fenice

Una buona pratica in grado di "far scuola" anche all'estero. Il Parco delle Energie Rinnovabili Fenice approda in Europa come esperienza da prendere a modello in fatto di educazione ambientale e promozione di sistemi ecocompatibili. 

L'esperimento padovano è stato infatti selezionato dalla Commissione europea come "case study" del settore energetico. Un riconoscimento e una visibilità importanti che si inseriscono nell'ambito del progetto ManagEnergy, un'iniziativa della Direzione generale UE per l'Energia e i trasporti volta a sostenere il lavoro dei soggetti attivi nel settore delle fonti di energia rinnovabili e della gestione della domanda energetica a livello locale e regionale.

Si possono contare, infatti, sulle dita di una mano le esperienze venete che trovano analogo spazio in questo "censimento". E quel che colpisce rispetto all'attività della Fondazione e del Parco Fenice è la capacità di lavorare su più livelli come evidenziato nel report sul sito di ManagEnergy
Si va dalla catalizzazione di buone pratiche all'interno della zona industriale padovana, in cui anche grazie al contributo di Fondazione Fenice crescono giorno dopo giorno i kW prodotti in modo green, al recupero ambientale grazie alla piantumazione di migliaia di nuove piante nell'area del parco. 

Fondamentale il lavoro con le scuole, che solo negli ultimi due anni ha visto 10mila ragazzi in visita, ma anche la proposta formativa per la preparazione e certificazione di tecnici specializzati. Fino agli appuntamenti culturali, come l'annuale festa "Green Love".

La Fondazione Fenice nasce dalla volontà del Consorzio Zip e della sezione scout del Corpo nazionale giovani esploratori italiani (Cngei) di creare e sviluppare in seno all'alveo paleoveneto del fiume Roncajette, il Parco delle energie rinnovabili Fenice. Come ente gestore del Parco e del Centro di formazione con annesso ostello, la Fondazione Fenice si pone lo scopo di favorire l'uso corretto del territorio a tutela della natura e della salute, sviluppando progetti a carattere etico–ambientale proprio per favorire la conoscenza e l'utilizzo delle fonti di energia rinnovabili

Tra gli obiettivi anche quelli di offrire percorsi didattici per i giovani e per le fasce deboli oltre che promuovere lo scoutismo,  supportare le imprese nelle trasformazioni verso modelli produttivi compatibili, riqualificare aree verdi degradate.
[da iPadovaOggi]


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