martedì 19 giugno 2012

5 giorni per l'Emilia



La festa di Camin si trasforma e diventa 
«Ora, Emilia»
L’iniziativa del Pd: rinuncia a una festa di partito per trasformarla in spazio aperto alle iniziative per dare una mano alle zone terremotate



PADOVA. «Cinque giorni per l’Emilia. Cinque giorni in un’area, in zona industriale, su Via Lisbona a Camin. Cinque giorni - dal 12 al 16 luglio - per incontrare e far incontrare Padova e l’Emlia. E anche per tenere insieme tutte le esperienze di impegno, di civismo, di gratuità, che in queste settimane stanno donando tempo e risorse agli amici emiliani, in uno straordinario moltiplicarsi di slanci». Inizia così l'appello di «Ora, Emilia», l'iniziativa aperta a tutti i padovani per raccogliere energie, disponibilità, creatività della «Padova migliore» per aiutare le aree colpite dal sisma dello scorso 20 maggio e dalle successive forti scosse di assestamenteo.

Lo spunto è arrivato dal Pd di Padova, con Piero Ruzzante e Massimo Bettin che spiegano perché hanno deciso di trasformare un’iniziativa di partito in un evento comune con altre forze politiche: «Nessuna bandiera di partito, a Camin era prevista una festa democratica, ma abbiamo pensato che ci fosse una priorità. La solidarietà è il principio dal quale partiamo, e non è un'idea di parte. Ci interessa mettere insieme le tante espressioni della Padova attenta, solidale, comunitaria, per rendere bella un'area di 2500 metri quadrati ed accogliere migliaia di persone che vorranno dare il loro contributo».

«Per ora c’è solo del verde, in mezzo ai capannoni. Sta a noi dare un senso a questi giorni e a questi spazi. Con musica, arte, teatro, creatività. Sta a noi dare vita, quella vita che sgorga dalla solidarietà», aggiungono Paolo Tognon e Valentina Campagnaro, dei giovani democratici. “Abbiamo portato 5 quintali di materiale alle popolazioni terremotate a Modena. Ieri abbiamo accompagnato dei volontari dell'Alta Padovana che hanno promosso una grigliata della solidarietà in un accampamento di sfollati», aggiungono.

A Camin, dal 12 al 16 luglio, cosa accadrà? «Per ora c’è qualche idea – osservano i promotori – ma vogliamo costruire tutto insieme. Un bar, un ristorante, affidandosi per le forniture a ditte messe in difficoltà dal terremoto; allestimenti, bancarelle; associazioni, movimenti, partiti; musica e concerti, gemellaggi artistici con l’Emilia; testimonianze, racconti, pensieri, immagini, video; parole e colori». La riflessione di fondo: «Viviamo un tempo di crisi. Se ne esce insieme, cooperando, ricostruendo, facendo ciascuno la propria parte. È il tempo per l’Emilia, tutto quello che raccoglieremo andrà alle popolazioni colpite dal terremoto». Padova può fare la sua parte: «È il tempo perché la Padova più bella, generosa, calda, unisca le forze e crei un centro di gravità. Un centro, vero, di grande umanità e speranza»

Il cantiere della 5 giorni è aperto, un cantiere metafora di una “grande voglia di ricostruzione”. I fondi raccolti andranno interamente al sindaco di Cavezzo (nel Modenese) per gli interventi di ricostruzione. 

Per dare una mano e portare nuove idee sono stati attivati un numero di telefono (348.5278151) e un indirizzo e-mail: oraemilia@gmail.com
[da Il Mattino di Padova]

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