L'amministrazione ha stipulato un accordo con il Tribunale per le pene alternative che prevede che l'imputato o il condannato svolga lavori di pubblica utilità consistenti in attività non retributive a favore della collettività. Faranno seguito una serie di accordi con associazioni che operano sul territorio e che potranno avvalersi di questi "lavoratori socialmente utili". Il provvedimento voluto dall'assessore ai Servizi Sociali Verlato a mio avviso è molto educativo e può divenire un importante strumento per reperire operatori, guardiani e persone che svolgano compiti che, a oggi, il Comune non è in grado di sostenere economicamente.
[Fonte: ilGazzettino.it]
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